Dopo l’uscita del suo nuovo singolo Uncertainty, abbiamo avuto l’occasione di parlare con Max Marginal, musicista algerino dalla visione profonda e trasversale, capace di muoversi con disinvoltura tra sonorità acustiche, elettroniche e death metal. In questa intervista ci racconta le origini del brano, le sue influenze, la realtà di fare musica dall’Algeria e i progetti futuri.
Uncertainty è un brano molto evocativo e introspettivo. Cosa rappresenta per te?
Uncertainty si riferisce principalmente al periodo post-Covid, a come tutto sia cambiato per ognuno di noi. La vita è diventata più che mai una lotta individuale: guerre, caro vita, instabilità . Tutto questo ha generato un futuro incerto per la maggior parte delle persone.
Il brano lascia spazio anche a una riflessione più ampia sul tempo. Cosa volevi comunicare in questo senso?
Che non sapremo mai cosa succederà domani, finché siamo ancora qui oggi. L’incertezza fa parte della nostra condizione.
Quali sono state le tue principali influenze musicali?
Le mie radici sono acustiche, con cover dei Nirvana o delle ballad dei Metallica. Poi mi sono orientato verso stili più brutali, come il technical e il brutal death metal. Ma posso comporre in entrambi gli stili senza alcun problema.
C’è un filo conduttore tematico che unisce i tuoi progetti, oppure segui ispirazioni diverse?
Non c’è un legame fisso. Scelgo i temi in base all’esperienza personale, a una lezione di vita o a tematiche attuali, anche se tra loro sono molto differenti.
Memories of Exile ha un tono molto personale. Cosa rappresenta per te?
Evoca un’esperienza personale profonda, ma credo che possa essere condivisa anche da molte altre persone. È un sentimento universale.
Come artista algerino, come vivi il tuo ruolo sulla scena internazionale?
A essere sincero, come artista algerino il percorso è dieci volte più difficile rispetto a un musicista europeo, ad esempio. Ma sto facendo del mio meglio per farmi conoscere e per continuare a creare liberamente.
Hai già in cantiere nuovi progetti?
Sì, uscirà un nuovo singolo intorno a ottobre. Sarà un brano strumentale, con sonorità folk-country, composto insieme a uno dei migliori chitarristi di Algeri.
Se potessi collaborare con un artista del tuo genere preferito, chi sceglieresti?
Nel death metal direi sicuramente Vogg dei Decapitated. È il top.
Qual è stata la band che ti ha cambiato la vita?
Direi i Death, con l’album Symbolic. Ha avuto un impatto enorme su di me.
Se dovessi descriverti con una sola parola oggi?
Creativo.
Max Marginal continua così a imporsi come una figura originale e resistente, capace di attraversare generi e confini, senza mai rinunciare alla propria autenticità . Uncertainty è solo l’ultima tappa di un percorso artistico che si muove in territori nuovi, ma sempre con il cuore al centro della musica.