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IMMUNITY: Dark Side of the Earth

Con Dark Side of the Earth, gli IMMUNITY si affacciano sul 2024 con un lavoro che è molto più di un semplice secondo album: è un atto di sopravvivenza emotiva, una testimonianza nuda e cruda di dolore, perdita e guarigione. Nato durante uno dei periodi più bui della vita del frontman Dominik “Nik” Maiser, segnato dalla tragica scomparsa della moglie dopo una lunga battaglia contro il cancro, questo disco metalcore colpisce per la sua intensità lirica e per la sua onestà devastante. La ferita che diventa musica, la perdita che si fa voce.

Un viaggio nel dolore, ma anche nella speranza

L’intero impianto tematico ruota attorno al lutto e alla salute mentale, affrontati senza filtri e con profonda sensibilità. Il brano Unhinged è un pugno nello stomaco: Nik grida la sua disperazione, il suo smarrimento e la sua rabbia in un mondo che gli ha strappato via l’amore della sua vita. La registrazione dell’album si intreccia con il percorso terapeutico del cantante, culminato con il ricovero in una clinica psichiatrica. Ed è proprio questa vulnerabilità radicale a rendere Dark Side of the Earth un lavoro necessario: non solo per chi vive un lutto, ma per chiunque affronti il peso della propria mente.

Tra conferme e nuove sfide sonore

Dal punto di vista musicale, gli IMMUNITY restano fedeli al sound forgiato con Breathe (loro debutto), ma ampliano la tavolozza emotiva. Prodotto nuovamente da Christoph Wieczorek presso Sawdust Recordings, il disco conserva il marchio di fabbrica del gruppo: chitarre pesanti e profonde, sezioni ritmiche serrate e cori che ti si imprimono in testa. Ogni ascolto svela nuovi dettagli, grazie a una produzione stratificata e curata nei minimi particolari.

I momenti chiave

  • Cold Case apre l’album con un gelo emotivo che graffia e avvolge.
  • Panic Room gioca con l’idea di un trauma che permane nei luoghi.
  • We Are All Mad Here ci porta nel caos lucido di Carroll, suggerendo che solo i folli possono comprendere la follia del mondo.
  • Ghosts affronta i fantasmi interiori che tutti conosciamo: ansia, colpa, paura.
  • Of War and Peace, in duetto con Lina Benabdesslem dei Sleeping Romance, è un piccolo capolavoro di tensione lirica e contrasto vocale: Nik è la guerra, Lina è la pace, in un equilibrio delicatissimo.
  • The Fire Inside e Addicted to the Pain chiudono con potenza un’opera che non cerca consolazioni facili, ma semina consapevolezza.

Conclusione

Dark Side of the Earth è un disco che pulsa di vita e morte, che trasforma il dolore personale in un’esperienza collettiva. Gli IMMUNITY non offrono solo canzoni, ma un rifugio sonoro per chi affronta i propri demoni. Un album necessario, emotivamente intenso, che innalza la band tedesca a nuovi livelli di maturità artistica.

Per chi ama il metalcore con un’anima vera, Dark Side of the Earth non è solo da ascoltare, ma da attraversare.

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