Nel vasto panorama della musica alternativa italiana, poche band hanno saputo catturare l’immaginazione degli ascoltatori con la stessa intensità e maestria degli Ianva. Questo ensemble genovese, fondato nel 2003, si distingue per un’eclettica miscela di sonorità folk, neofolk e cabaret, con un’impronta artistica che trasuda fascino, mistero e un profondo legame con la storia e la cultura europea.
Nel cuore pulsante di Genova, città che racchiude in sé le storie degli antichi marinai e il mistero delle vie strette e oscure, nasceva nel 2003 un progetto musicale destinato a infrangere le barriere del tempo e a risvegliare le emozioni di un’epoca dimenticata. IANVA, così veniva chiamato questo ensemble di nove anime musicali, rappresentava l’incontro di visioni e passioni diverse, fuse insieme dalla volontà comune di dare vita a qualcosa di straordinario.
Il nucleo della band, composto da Mercy e Francesco La Rosa, già protagonisti della scena con progetti come Malombra, Il Segno Del Comando e Helden Rune, portava con sé l’ardente desiderio di preservare l’autenticità e la profondità della sensibilità italiana di un tempo ormai perduto. Accanto a loro, si univano musicisti provenienti da background eterogenei: dalla cinematica visione di Stefania T. D’Alterio, passando per il mondo oscuro del black metal con Argento e Azoth, fino alla maestria di musicisti con Fabio Gremo, Fabio Fabbri, Giuseppe Spanò e Riccardo Casazza.
Uno dei punti di forza degli Ianva risiede nella loro capacità di creare atmosfere suggestive, avvolgenti e cinematiche attraverso le loro composizioni. Ogni brano è come un dipinto vivido, in grado di trasportare l’ascoltatore in un viaggio attraverso epoche e luoghi lontani, grazie a un sapiente mix di strumenti tradizionali e arrangiamenti innovativi. Dai suoni avvolgenti del tango argentino alle melodie malinconiche delle ballate europee, gli Ianva sanno tessere un mosaico sonoro ricco di sfumature e contrasti.
Inoltre, la capacità della band di combinare testi evocativi con melodie coinvolgenti è davvero straordinaria. Le loro canzoni spesso raccontano storie di personaggi misteriosi, avventure epiche e momenti cruciali della storia, offrendo agli ascoltatori un’esperienza immersiva e coinvolgente. Attraverso le parole incisive e poetiche dei loro testi, gli Ianva invitano gli ascoltatori a riflettere su temi universali come l’amore, la guerra, la bellezza e la caducità della vita.
Ma forse ciò che rende gli Ianva davvero unici è la loro abilità nel creare performance dal vivo memorabili ed emozionanti. Sul palco, la band trasmette un’energia contagiosa, mescolando con maestria elementi teatrali, visivi e musicali per creare uno spettacolo coinvolgente e indimenticabile. L’interazione con il pubblico e la capacità di coinvolgerlo emotivamente sono tratti distintivi delle loro esibizioni dal vivo, che lasciano un’impronta indelebile nella mente e nel cuore degli spettatori.
L’obiettivo degli IANVA era chiaro sin dall’inizio: far rivivere le sonorità del passato, intessute di passioni ardenti e racconti drammatici. Si trattava di un’impresa ambiziosa, ma il gruppo era determinato a portare avanti il proprio progetto senza compromessi. Le influenze erano molteplici e variegate, spaziavano dalla new wave italiana agli indimenticabili maestri delle sonorizzazioni cinematografiche come Ennio Morricone e Bruno Nicolai, senza tralasciare le figure iconiche della musica internazionale come Scott Walker e Marc Almond.
Con il passare degli anni, IANVA divenne un’entità musicale in costante evoluzione. Le loro esibizioni live, vere e proprie esperienze immersive in cui il pubblico veniva trascinato in un viaggio attraverso il tempo, conquistarono un seguito sempre più vasto. Festival prestigiosi come il Wave Gotik Treffen e il Summer Darkness divennero il palcoscenico ideale per la loro arte, mentre luoghi storici come il Vittoriale degli Italiani e il Teatro Farnese accolsero con entusiasmo le loro performance cariche di pathos e intensità.
Ma l’eredità di IANVA non si limitava solo alle esibizioni dal vivo. Attraverso una serie di album e EP, il gruppo riuscì a trasmettere al pubblico la propria visione unica e suggestiva del mondo. Dai primi lavori come “La Ballata Dell’Ardito” e “Disobbedisco!” fino alle ultime creazioni come “Canone Europeo” e “L’Occidente – MMXXIII”, ogni pubblicazione era un capitolo di un racconto epico e visionario che continuava ad affascinare e incantare chiunque si avventurasse nel mondo sonoro di IANVA.
Così, mentre il tempo scorreva inesorabile, IANVA continuava il proprio viaggio, portando avanti il proprio messaggio di passione, ardimento e dignità attraverso le note e le melodie che risuonavano nell’anima di chiunque avesse il privilegio di ascoltarle. E il mondo, incuriosito e affascinato, attendeva con trepidazione di scoprire quale nuovo capitolo avrebbe scritto questa straordinaria band italiana.
IANVA era più di una semplice band; era un’esperienza, un viaggio attraverso le epoche, un’immersione nelle profondità dell’anima italiana. Con ogni nota e ogni parola, il gruppo trasportava il pubblico in un mondo di passioni incandescenti e atmosfere cariche di mistero.
I loro concerti non erano semplici spettacoli musicali, ma veri e propri rituali, in cui il palco diventava un altare e la musica un incantesimo capace di risvegliare antiche emozioni e ricordi sepolti nel profondo dell’inconscio collettivo. Le loro performance erano un mix di suggestioni visive e sonore, in cui l’arte si fondeva con la realtà per creare qualcosa di unico e indimenticabile.
Ma non era solo sul palco che IANVA riusciva a incantare il pubblico. Anche nei loro album, il gruppo riusciva a trasmettere l’atmosfera magica e coinvolgente dei loro concerti dal vivo. Ogni traccia era una piccola gemma preziosa, un tassello del mosaico sonoro che componeva il mondo di IANVA. Dai ritmi frenetici e travolgenti delle ballate notturne alla malinconica dolcezza delle melodie più intime, ogni brano era un viaggio in sé stesso, un’esperienza da vivere e da assaporare fino in fondo.
Ma ciò che rendeva davvero speciale la musica di IANVA era la sua capacità di coniugare passato e presente, tradizione e innovazione. Pur ispirandosi alle sonorità di epoche passate, il gruppo riusciva a reinventarle e a reinterpretarle in chiave moderna, dando vita a qualcosa di unico e inimitabile. Era musica senza tempo, capace di parlare a cuore aperto a chiunque avesse orecchie per ascoltarla.
a storia di IANVA era diventata una leggenda, un racconto epico che si tramandava di generazione in generazione. Le loro performance incantavano il pubblico, trasportandolo in mondi lontani e avventure straordinarie.
Ma dietro le luci del palcoscenico e le note avvolgenti della loro musica, c’era anche un altro lato della storia. Un lato fatto di sacrifici e rinunce, di lunghe notti passate a comporre e registrare, di viaggi interminabili attraverso città e paesi lontani. Perché il successo di IANVA non era arrivato da solo, ma era il frutto di anni di duro lavoro e dedizione.
Eppure, nonostante le difficoltà e gli ostacoli lungo il cammino, la band aveva sempre perseverato, alimentata dalla propria passione e dalla fiducia nel proprio talento. Avevano resistito alle tentazioni del compromesso e della convenienza, rimanendo fedeli alla propria visione artistica e al proprio stile unico e inconfondibile.
Perché IANVA non era solo una band; era una forza della natura, un’entità viva e pulsante capace di lasciare un’impronta indelebile nel cuore di chiunque avesse avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. E anche se il tempo avrebbe potuto cancellare molti ricordi, la musica di IANVA sarebbe rimasta per sempre, un faro luminoso che guidava le anime smarrite verso l’eternità.
E così, mentre il pubblico si lasciava trasportare dalle melodie avvolgenti e dalle parole cariche di significato di IANVA, il mondo intorno a loro sembrava svanire, lasciando spazio a un universo parallelo fatto di emozioni e suggestioni. Era come se, per un istante, il tempo si fermasse e tutto ciò che contasse fosse il suono della musica e il battito del cuore.
IANVA è uno di quei gruppi musicali che riesce a catturare l’immaginazione e l’emozione del pubblico con la loro musica avvolgente e suggestiva. La loro capacità di mescolare sonorità di epoche passate con un tocco moderno e innovativo è semplicemente sorprendente. Ogni traccia è un viaggio attraverso mondi immaginari e storie avvincenti, che trasporta l’ascoltatore in un’esperienza sensoriale unica e coinvolgente.
Ciò che rende davvero speciale IANVA è la loro autenticità e la loro passione per l’arte. Si sente che ogni nota è suonata con il cuore e ogni parola è cantata con l’anima. Non si limitano a fare musica per il gusto del successo commerciale, ma cercano di trasmettere un messaggio più profondo e significativo attraverso le loro canzoni.
Inoltre, l’approccio multidisciplinare della band, che abbraccia influenze da diverse forme d’arte come il cinema, la letteratura e il teatro, aggiunge un ulteriore livello di complessità e profondità alla loro musica. Ogni album è come un’opera d’arte completa, in cui ogni dettaglio è curato con attenzione e precisione.
La loro presenza sul palco è altrettanto magnetica. Le loro esibizioni dal vivo sono veri e propri spettacoli teatrali, in cui il pubblico viene coinvolto in un’esperienza sensoriale totale. L’energia e l’emozione che trasmettono sul palco sono contagiose, e ci si sente parte di qualcosa di veramente speciale.
Occuperebbe tutti i capitoli di questo libro se dovessi darvi una opinione dettagliata su tutta la discografia del gruppo, al termine di questo viaggio, voglio suggerirvi come guida all’ascolto il brano “CANONE EUROPEO” dall’omononimo album. E’ una collaborazione particolarissima, essendo che come special guest figura Enrico Ruggeri, uno dei cantautori più famoso d’Italia, da sempre fan della band. Canone Europeo” è una delle tracce più iconiche degli Ianva, questo brano è un vero e proprio inno alla cultura europea, che mescola una varietà di influenze musicali e culturali in un arrangiamento potente e coinvolgente. La collaborazione con Enrico Ruggeri aggiunge un tocco speciale alla canzone, con la sua voce carismatica che si fonde perfettamente con l’atmosfera epica e teatrale della musica degli Ianva.
Le liriche di “Canone Europeo” esplorano temi di identità, storia e tradizione europea, trasportando l’ascoltatore in un viaggio attraverso i secoli di cultura e patrimonio del continente. La combinazione di testi profondi, melodie avvincenti e arrangiamenti ricchi di dettagli rende “Canone Europeo” uno dei brani più amati e iconici degli Ianva, nonché un inno alla ricchezza e alla diversità culturale dell’Europa.
In conclusione, gli Ianva rappresentano un’esperienza musicale unica nel panorama italiano e internazionale. La loro capacità di mescolare tradizione e innovazione, passato e presente, unita a un’inconfondibile aura di mistero e fascino, li rende una vera e propria gemma nascosta da scoprire per gli amanti della buona musica e dell’arte in tutte le sue forme. Se siete in cerca di un viaggio emozionante attraverso le profondità della mente e del cuore umano, lasciatevi trasportare dal magico mondo degli Ianva.
DISCOGRAFIA
“La Ballata Dell’Ardito” (EP – 2005, out of print)
“Disobbedisco!” (CD Digi – 2006, out of print)
“L’Occidente” (EP – 2007, out of print)
“Disobbedisco!” (CD – 2008/2010/2013/2017 re-releases)
“Italia: Ultimo Atto” (CD Digibook – 2009, out of print)
“Italia: Ultimo Atto” (CD – 2010/12/14 re-releases)
“La Mano Di Gloria” (CD Digi + Slipcase – 2012, out of print)
“La Ballata Dell’Ardito – Memento X-C” (Ltd. Tinbox, Gatefold LP, Digi – 2015/16)
“Canone Europeo” (CD Digi – 2017)
“1919” (Ltd. 7” Vinyl B/W – 2020)
“L’Occidente – MMXXIII” (CD Digi re-release – 2023)
Official Distro: Audioglobe Italy
BIBLIOGRAFIA
Renato “Mercy” Carpaneto – “La Mano Di Gloria” (Trilogia – 2013, Sold out)
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