Con l’EP Imperfections, Jack Horton conferma la sua voce unica nel panorama cantautorale contemporaneo: intensa, sincera e profondamente umana. In questo nuovo lavoro, composto da cinque tracce — quattro inediti e una sorprendente reinterpretazione di un classico — l’artista statunitense trasforma le crepe della vita in bellezza musicale, regalando agli ascoltatori un viaggio tra emozioni autentiche e riflessioni maturate nel tempo.
Un EP intimo e coraggioso
Apre il lavoro Set Me Free, brano ispirato a una trasformazione personale: un inno alla liberazione emotiva che nasce, con sorprendente gratitudine, da una rottura matrimoniale. “Amo abbastanza da lasciarti andare” sembra dire Horton, con voce calda e una melodia che resta impressa. È l’introduzione perfetta a un EP che parla senza filtri delle nostre imperfezioni quotidiane.
Segue String Around My Finger, una ballata pop-country brillante e radiofonica che racconta di scelte difficili, come mettere l’amore davanti ai sogni di gloria a Nashville. Qui Horton omaggia i suoi idoli musicali, da Elton John a Johnny Cash, passando per John Prine, con un tocco di malinconia e leggerezza che affascina.
Un omaggio rispettoso e personale
Tra gli episodi più intensi del disco spicca Operator, una rivisitazione del celebre brano di Jim Croce. Horton riesce nell’impresa rara di reinterpretare un classico senza tradirne lo spirito, aggiungendo però una sensibilità nuova, più riflessiva, quasi cinematografica.
Amore, spazio e tempo
In Never Know Why, duetto sentito con Vesper Stockwell, Horton esplora il mistero delle relazioni: è una canzone che si muove sul filo dell’incomprensione amorosa, con armonie vocali che si intrecciano come in una danza fragile. Il viaggio si chiude con una versione aggiornata di Space and Time, pubblicata originariamente nel 2023, che tratta il tema del distacco con dolce rassegnazione: “Dammi spazio”, diventa il modo più delicato per dire addio.
Un artista fuori dagli schemi
La storia personale di Jack Horton è affascinante quanto la sua musica: cresciuto in Oregon, si è trasferito da giovane a Tokyo, dove ha studiato legge e suonato nei piano bar per mantenersi. Dopo una carriera di successo tra diritto, politica e imprenditoria, ha scelto di tornare alla sua prima passione: la musica. E si sente. Ogni nota, ogni parola, è intrisa di verità, esperienza e amore per l’arte del racconto.
Conclusione
Imperfections non è solo un titolo: è una dichiarazione d’intenti. Jack Horton ci mostra che la vera forza sta nel raccontare le proprie fragilità senza paura. Un EP che unisce il songwriting classico a un tocco contemporaneo e che conferma Horton come una voce preziosa per chi cerca nella musica emozioni genuine e storie vere