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Recensione: Nacci / Madonia – Split 7” (Trulletto Records, 2025)

Un incontro fuori dal tempo tra sincerità e memoria**

Nel frenetico mondo della musica digitale, dove tutto scorre veloce e si dimentica in fretta, Vittorio Nacci e Brando Madonia decidono di andare in controtendenza. Lo fanno con stile e sostanza, pubblicando un vinile 7″ split, completamente fuori dal tempo, che unisce le loro voci, le loro penne e soprattutto le loro storie intrecciate da oltre un decennio. Il risultato? Due brani intensi e speculari, che parlano con delicatezza e disincanto dell’essere umani, del lasciarsi andare e del restare.

Lato A – “Farci un poco schifo” (Nacci)

È un autoritratto impietoso, una confessione in forma di canzone. Con parole affilate e immagini evocative, Nacci si confronta con un sé divorato dall’ego e dalla poesia ridotta a placebo. Il brano si muove tra elettronica minimale e strumenti acustici, in un crescendo emotivo che trova la sua catarsi nell’ultima, lucidissima ammissione: “la frivolezza serve / e pure farci un poco schifo”. Una riflessione profonda, su se stessi e sul senso del fare musica in un mondo che ascolta sempre meno e scorre sempre di più.

Lato B – “È stato bello” (Madonia)

Madonia risponde con un brano più luminoso, ma non per questo meno denso. “È stato bello” è una lettera di commiato, un addio che non brucia ma scalda, che conserva la gratitudine per qualcosa che, pur finendo, ha avuto senso. Le chitarre disegnano spazi intimi, l’organo e i cori ne amplificano l’eco emotiva. Un brano che consola e accoglie, perfetto contraltare alla tensione malinconica del Lato A.

Una collaborazione che sa di ritorno alle radici

L’amicizia tra Nacci e Madonia nasce a Sanremo nel 2011, in una di quelle rare occasioni in cui la musica unisce davvero, oltre i palchi e le classifiche. Questo disco ne è la naturale prosecuzione: una collaborazione sincera, paritaria, condivisa, registrata a distanza ma vissuta con totale prossimità emotiva. Gli arrangiamenti, curatissimi e suonati da entrambi, restituiscono un equilibrio raro tra visioni differenti ma affini. A completare il quadro, le illustrazioni delicate di Simona Anna Gentile, la produzione Trulletto Records e la distribuzione digitale di Believe.

Conclusione

Il 7″ Nacci / Madonia è una piccola gemma d’altri tempi che parla un linguaggio attuale: quello della verità, della vulnerabilità, del legame umano e artistico. In due sole tracce, questi due cantautori riescono a dirci molto più di tanti album interi: ci raccontano che il bello esiste ancora, ma va cercato con lentezza, dedizione e amore per le cose fatte bene.

🎧 Disponibile in tiratura limitata su vinile 45 giri e su tutte le piattaforme digitali.
Un disco da ascoltare con calma. Magari sul giradischi. Magari in silenzio. Magari pensando a chi siamo stati.

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