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Tomasoso: la rinascita di un artista poliedrico

Tomasoso, artista eclettico che spazia tra fotografia, cinema, sceneggiatura, design e musica – costruendo persino le proprie chitarre – torna dopo cinque anni con il suo secondo album, “Rebirth #..”. Un titolo che evoca una rinascita, un nuovo capitolo per un artista che ha vissuto 64 anni intensi, viaggiando in lungo e in largo per il mondo. Esperienze che hanno affinato la sua percezione della profondità della natura umana, portandolo a esplorare anche la propria, con una buona dose di umorismo nero. Tomasoso è un narratore di storie, un cantastorie moderno che ama raccontare con sarcasmo, a volte con una satira brutale, e i suoi testi si muovono in un territorio stilistico che ricorda autori come Busch, Tucholsky, Morgenstern, Erhard, Loriot, Miller, Zappa e Bukowski.

La sua musica nasce da ritmi che spesso prendono il via da loop di batteria trovati online, sui quali poi costruisce linee di basso, chitarre e la sua voce, che lui stesso definisce “sexy rumbling”, sottolineando l’aggettivo “sexy” e scusandosi ironicamente con l’ascoltatore. “Non sono un cantante. Diciamo un rumore sexy – con l’enfasi sul sexy, ovviamente…! Ho iniziato a farlo solo perché non riuscivo a trovare un cantante e avevo perso la pazienza, e poi ho iniziato a divertirmi… Mi dispiace davvero per voi! ;)” confessa Tomasoso con il suo caratteristico umorismo.

Registrato interamente nel suo home studio, “Rebirth #..” è un album dal suono personale e ampio, che nasce dalle viscere e dalle emozioni. Creato con ingegno, tenacia, dedizione e una buona dose di testardaggine, il disco si caratterizza per un umorismo – presente in alcuni brani – che oscilla tra il bizzarro, l’ingenuo, il sarcastico, il cinico e il nonsense. Ma non mancano pezzi “duri” che invitano alla riflessione, dove Tomasoso esprime le sue preoccupazioni per il futuro e alcune frustrazioni legate alle relazioni.

L’artista ha già materiale a sufficienza per diversi album successivi, ma ognuno di questi prenderà direzioni diverse. Non ama essere etichettato e la sua creatività è in continua evoluzione. Il suo desiderio più grande è quello di suonare dal vivo e far ballare il pubblico, ma per questo ha bisogno di una band: “La cosa più divertente è ovviamente suonare dal vivo e far ballare il pubblico! Ma questo richiede una band – semplicemente non sono il tipo di persona a cui piace suonare con un looper o un playback. Ma è piuttosto difficile mettere insieme le persone giuste… quindi rimanete sintonizzati 😉 ” conclude Tomasoso, lasciando intravedere un futuro ricco di sorprese.

Recensione: Rebirth #.. – Tomasoso

“Rebirth #..” di Tomasoso è un album che sorprende e diverte, un viaggio sonoro attraverso le mille sfaccettature dell’animo umano. L’artista, con la sua verve narrativa e il suo umorismo caustico, ci regala un disco ricco di sfumature, dove si alternano momenti di riflessione profonda e altri di puro divertimento. Il suono è grezzo, autentico, con un’energia che ricorda le performance live. Il “sexy rumbling” di Tomasoso, pur non essendo tecnicamente perfetto, è carismatico e si adatta perfettamente all’atmosfera delle canzoni. L’album spazia tra generi diversi, dal tango al punk, creando un mix esplosivo e originale. “Rebirth #..” è un’opera che non si prende troppo sul serio, ma che allo stesso tempo affronta temi importanti con intelligenza e ironia. Un ascolto consigliato a chi cerca musica autentica, che faccia pensare e sorridere.

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