“The Beast” è un brano complesso e profondamente evocativo che mette a nudo l’anima del suo creatore, il paroliere David Boie, il quale esplora qui temi di psicologia cristiana non-dualistica con un approccio poetico e intimista. Sorretto dalla voce di Clay Collins e dalla composizione di Gary Cubberley, il brano rappresenta una sorta di ode spirituale e d’amore, dedicata alla figura della “Muse” e, più in generale, al femminile, in contrasto con la durezza e la disumanità di una mentalità scientifica “maschile” troppo spesso orientata alla distruzione.
Le liriche, che affondano le radici in decenni di riflessioni interiori e terapia, sono potenti e riflettono una rara vulnerabilità: Boie riesce a combinare introspezione e denuncia sociale, rivolgendosi all’ascoltatore con un messaggio di trasformazione attraverso il “Potere della Presenza”. Il viaggio terapeutico di Boie emerge in ogni verso, dando al pezzo una profondità rara e un impatto che non si esaurisce con il primo ascolto.
Musicalmente, “The Beast” si distingue per il talento di Cubberley, che ne ha curato ogni dettaglio musicale, creando una sinergia perfetta con l’interpretazione di Collins. I due, con il supporto dei collaboratori in studio, hanno realizzato un brano di grande qualità, capace di abbracciare l’ascoltatore e condurlo in un percorso di meditazione e consapevolezza.
In sintesi, “The Beast” non è solo una canzone, ma una vera e propria esperienza spirituale e filosofica, una riflessione sonora sulla necessità di un cambiamento che parta dall’interno. Una collaborazione artistica sincera e ben riuscita, che lascia un segno profondo e invita a ripensare la propria visione del mondo.