“Hanki” di Yolisa è un lavoro artistico che si distingue per la sua profondità minimalista e l’atmosfera rarefatta. Questa traccia ambient, realizzata con grande cura e caratterizzata da un’eleganza sottile, ha un suono che affascina e avvolge grazie all’uso sapiente della voce, degli effetti elettronici e dell’ipnotico saha, strumento tradizionale suonato con maestria da Lotta Hagfors. L’effetto complessivo è un’esperienza quasi spirituale, che trasporta l’ascoltatore in uno spazio meditativo unico, con il freddo e la quiete del paesaggio nordico a fare da sfondo.
Tuttavia, mentre l’opera merita il massimo rispetto e attenzione, purtroppo l’interazione dell’artista con i recensori lascia molto a desiderare. Nonostante Yolisa abbia cercato attivamente feedback per questo brano su Groover, è passato oltre un mese senza che nessun materiale o informazione aggiuntiva ci sia stata fornita. Senza aggiornamenti e informazioni adeguate, è difficile rendere giustizia al brano e offrire un’analisi dettagliata che possa contribuire a farlo emergere come merita.
Un piccolo consiglio per il futuro: quando si richiedono recensioni, specialmente su piattaforme come Groover, è essenziale mantenere una comunicazione attiva e tempestiva con i recensori. Invio puntuale del materiale, risposte alle domande e una maggiore interazione non sono solo questioni di professionalità, ma aiutano a costruire una connessione che può arricchire il progetto stesso. Non ricevere informazioni aggiuntive o aggiornamenti può portare a recensioni meno incisive, e la stessa piattaforma — che continuerà a vivere anche senza un singolo artista — difficilmente incentiva chi cerca di valorizzare il proprio lavoro.
In breve, “Hanki” è un gioiello che brilla di luce propria, ma il percorso di un artista verso il successo dipende non solo dalla qualità della musica, ma anche da un’adeguata cura per la sua promozione e comunicazione. Yolisa, per il bene del suo progetto, dovrebbe considerare con maggiore attenzione l’importanza di un feedback e di una presenza costante quando sceglie di presentare la propria musica a una critica professionale.