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Recensione di “Benzo Dreamin” – Shiny Lake

Con “Benzo Dreamin”, Shiny Lake entra nel mondo del synthwave con un’esplosione di atmosfera e sensibilità darkwave. Il duo di Seattle, composto da William e Jefferson Watson, ha trasformato il proprio sound, allontanandosi dalle sonorità hyper pop dei tempi di Gutter Club per avventurarsi in un universo sonoro che evoca il meglio dell’elettronica degli anni ’80, accompagnato da una cupa nostalgia.

“Benzo Dreamin” è un brano che cattura l’essenza di un sogno inquieto e malinconico, raccontando di un momento oscuro segnato dalla dipendenza e dal rimpianto per una storia d’amore interrotta. Il sintetizzatore porta in primo piano atmosfere dense e opprimenti, mentre il ritmo pulsante e la melodia riverberante creano un senso di sospensione emotiva. La qualità della produzione è ricca e avvolgente, e il suono scorre morbido, come un’onda oscura e irresistibile, ideale per chi è affascinato da band come The Cure o Twin Tribes.

La capacità di Shiny Lake di trasmettere emozioni attraverso un sound retrò ma modernizzato, porta l’ascoltatore in un viaggio che esplora le sfumature del dolore e della memoria. In attesa del video musicale in uscita il 14 novembre, questo primo singolo lascia presagire un futuro promettente per il duo, che ha già dimostrato di saper fondere introspezione e danceability con un’incredibile precisione. Se “Benzo Dreamin” è un’indicazione di ciò che ci aspetta, Shiny Lake è destinato a lasciare un segno profondo nella scena synthwave.

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