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Yves Cloutier – “Ondines”

Il 2024 segna un momento significativo per Yves Cloutier con il lancio del suo album Fleuve, una raccolta di brani che esprime un legame profondo con la natura e, in particolare, con il maestoso fiume Saint-Laurent. Tra i brani più evocativi dell’album troviamo “Ondines”, una composizione strumentale che cattura l’essenza della tranquillità e della bellezza naturale, trasportando l’ascoltatore in un mondo di pace e riflessione.

“Ondines” è una vera e propria ode alla natura, incarnando l’atmosfera delle passeggiate silenziose lungo le rive del fiume, dove il tempo sembra sospendersi. Questo brano indie pop strumentale è fortemente influenzato dal folk e dal country, e la sua particolarità risiede nell’uso di una chitarra a 18 corde, con due manici accordati in modo diverso e suonati simultaneamente. Questo approccio innovativo dona al pezzo una ricchezza sonora rara, che mescola melodie morbide e intricate, conducendo l’ascoltatore attraverso paesaggi sonori che riflettono la potenza e la serenità del fiume.

Le influenze musicali di Cloutier sono evidenti nel suo stile. L’eleganza dei complessi giochi di chitarra di Nick Drake e Joni Mitchell si percepisce chiaramente in “Ondines”, dove ogni nota sembra tessuta con cura per creare un mosaico sonoro evocativo. C’è anche una sottile atmosfera psichedelica che richiama il lato più etereo dei Pink Floyd, rendendo il brano non solo un’esperienza musicale, ma anche un viaggio emotivo.

Il brano, come l’intero album Fleuve, è un tributo al Saint-Laurent, un fiume che per Yves Cloutier rappresenta una fonte inesauribile di ispirazione. Le chitarre duali, che evocano le rive nord e sud del fiume, si fondono in un’armonia che rispecchia le correnti mutevoli del corso d’acqua, mentre Cloutier si muove abilmente tra folk, blues, e influenze classiche e jazz. L’alternanza tra gli stili conferisce a “Ondines” una dinamicità fluida e coinvolgente, come le acque stesse del fiume che ispirano il brano.

La produzione, curata da Olaf Gundel, accentua l’aspetto atmosferico del pezzo, con arrangiamenti delicati che non sovrastano mai la chitarra, ma piuttosto la accompagnano in modo armonioso. Strumenti come il vibrafono e il piano Rhodes aggiungono sfumature sonore che arricchiscono ulteriormente l’esperienza d’ascolto, facendo emergere la complessità e la raffinatezza della composizione.

La connessione personale di Cloutier con il fiume e la natura è palpabile in ogni nota di “Ondines”. Il brano non è solo un’espressione artistica, ma anche una riflessione intima sulle forze naturali e sulle emozioni che esse evocano. Come spiega lo stesso Cloutier, il Saint-Laurent ha sempre avuto un impatto profondo sulla sua creatività, e questa influenza è evidente nella profondità emotiva di ogni brano dell’album.

Nel complesso, “Ondines” è un gioiello strumentale che colpisce per la sua bellezza pacifica e per l’abilità con cui Yves Cloutier riesce a fondere vari generi musicali in un’opera coesa e affascinante. Per chi cerca un’esperienza musicale che va oltre l’ordinario, il lavoro di Cloutier in Fleuve è un invito a lasciarsi trasportare dalle onde della sua chitarra, in un viaggio attraverso la natura, il tempo e l’anima.

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