“Sigillo”, uno dei brani più potenti e rappresentativi del progetto solista Lacero, alias Terenzio Valenti, offre un viaggio musicale che fonde sperimentazione noise e delicate armonie cantautorali. Lacero, già conosciuto per il suo approccio introspettivo e per la sua capacità di scavare nell’animo umano, continua su questa strada con “Sigillo”, una traccia che si inserisce perfettamente nell’atmosfera notturna e malinconica del suo secondo album, “C’era solo da aspettare”.
La canzone incarna l’essenza del lavoro di Lacero, che ha saputo distaccarsi dalle sue radici più grunge e alt-rock per abbracciare un sound più intimo e cantautorale. In “Sigillo”, Valenti crea una struttura musicale solida e avvolgente, alternando momenti di intensità emotiva a passaggi più riflessivi, con liriche che sembrano scavare nel profondo, quasi a voler sigillare emozioni che faticano a trovare spazio alla luce del giorno. La sua scrittura, ormai riconosciuta come una delle più originali nell’indie italiano, combina poesia dolente con un sound capace di creare un’atmosfera densa e onirica.
La strumentazione, curata interamente da Lacero stesso, esalta la sua capacità di arrangiamento, con chitarre che si alternano tra riff elettrici e arpeggi acustici, mentre il pianoforte e il basso costruiscono un sottofondo emotivo che amplifica la tensione narrativa del brano. Le sonorità sperimentali si fondono con la tradizione cantautorale italiana, creando un equilibrio affascinante tra innovazione e classicismo.
“Sigillo” conferma Lacero come una delle voci più originali della scena indipendente italiana, capace di trattare temi profondi con una delicatezza disarmante, ma senza mai rinunciare alla sperimentazione sonora che lo ha reso così riconoscibile. Dopo il successo del debutto “Orso bipolare”, “C’era solo da aspettare” e il brano “Sigillo” rappresentano una maturazione artistica che continua a sorprendere e coinvolgere.