Vault Lab

Pays – Yves Cloutier

“Fleuve” è un’opera che racchiude oltre quarant’anni di creazione musicale del compositore Yves Cloutier, resa possibile grazie alla collaborazione con sua figlia Julie-Anne. Il progetto è un omaggio al legame tra padre e figlia, sostenuto dall’arrangiatore Olaf Gundel, che ha saputo cogliere l’essenza di ogni brano, esaltando l’alchimia originale. Il fulcro di questo EP è la chitarra a 18 corde di Cloutier, che trasporta l’ascoltatore lungo il maestoso fiume Saint-Laurent, fonte inesauribile di ispirazione per il compositore.

L’influenza di artisti come Nick Drake e Joni Mitchell si sente chiaramente nei complessi arpeggi di chitarra, così come l’atmosfera eterea tipica dei Pink Floyd. Ogni pezzo possiede una propria identità e si muove attraverso vari stili musicali, evocando universi mitici e folklorici. I cinque brani si intrecciano come affluenti che confluiscono in un fiume, creando un’opera che è più grande della somma delle sue parti.

L’approccio musicale di Cloutier è profondamente personale, e il suo uso innovativo della chitarra a due manici, accordata in modo diverso, arricchisce l’album con armonie inaspettate e complesse. Il risultato è un’esperienza sonora unica, in cui il folk, il blues e la musica classica si fondono in modo naturale, proprio come le acque del Saint-Laurent, sempre in movimento e sempre diverse.

In “Fleuve”, Cloutier ci offre una riflessione intima e suggestiva sulla natura e sul tempo, su un fiume che rappresenta tanto la geografia quanto l’anima dell’artista. L’uscita dell’album, prevista per l’11 ottobre 2024, è attesissima e promette di essere un viaggio musicale emozionante e profondamente evocativo.

In “Fleuve”, Yves Cloutier non si limita a comporre musica, ma dipinge veri e propri paesaggi sonori. Ogni traccia sembra evocare immagini vivide della natura incontaminata del fiume Saint-Laurent, con le sue acque calme e profonde che all’improvviso si trasformano in correnti tumultuose. Questo legame indissolubile con la natura si riflette anche nella struttura musicale: ogni brano è un flusso continuo di emozioni, che si evolve e muta, proprio come un fiume in perenne cambiamento. La chitarra a 18 corde, suonata magistralmente da Cloutier, diventa il tramite per questa connessione, trasmettendo sia la quiete che la forza della natura.

Una chitarra, un universo di suoni
Il cuore di “Fleuve” risiede nell’innovativo utilizzo della chitarra a due manici. Cloutier ha esplorato un territorio musicale sconosciuto, sviluppando un linguaggio strumentale che va oltre le convenzioni. L’uso dei capotasti su uno o entrambi i manici crea intrecci armonici mai sentiti prima, portando l’ascoltatore in un viaggio sonoro che fonde folk, blues, jazz e musica classica. L’abilità di Cloutier nel suonare simultaneamente 18 corde con una tale delicatezza e precisione rende “Fleuve” un’esperienza sonora senza precedenti, capace di affascinare anche l’ascoltatore più esigente.

Un progetto che unisce generazioni
“Fleuve” non è solo un album musicale, ma anche un progetto familiare che celebra la connessione tra padre e figlia. Julie-Anne ha svolto un ruolo cruciale nel voler preservare il patrimonio musicale del padre, trasformando questo desiderio in un lavoro concreto. L’alchimia tra loro è palpabile, e si riflette nell’attenzione ai dettagli e nella profondità emotiva di ogni brano. La presenza di Olaf Gundel come arrangiatore e produttore ha ulteriormente consolidato questo legame, portando la visione di Yves e Julie-Anne a un livello superiore di perfezione artistica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Carrello